CASTEL DI SALCE – VITERBO

COORDINATE
42.3691051; 12.003052  (torre medievale)


All’uscita sud di Viterbo, al km 6 della provinciale Tuscania-Vetralla, sono ancora visibili i resti di una torre che si eleva dal campo.

Abitato di epoca etrusca, romana e medievale
La conformazione geomorfologica della zona permette di ipotizzare che la zona di Castel di Salce sia stata un sito molto frequentato, dove si sono succeduti vari insediamenti umani: in epoca etrusca, come indicano le numerose tombe scavate nel costone tufaceo lungo il fosso Rigomero; in epoca romana, come testimoniano i rinvenimenti di pezzi di lastre marmoree, di tessere e resti di mosaici; poi in epoca medievale.

Tuttavia poche ed esigue sono le notizie relative a questo insediamento, distrutto in epoca antica.

“Casale Salcis”
Il suo nome compare come “Casale Salcis” in documenti contenuti nel Registro del Monastero di Farfa, datati VIII-XI secolo, dove, insieme con altri casali, è indicato come possedimento del territorio di Orcla (Norchia).

In seguito fu edificato a Castello e nel 1084 per ordine dell’imperatore doveva essere restituito al Monastero di Farfa, cosa che non avvenne.

Nel 1200 Castel di Salce fu distrutto dai Romani in una delle tante guerre contro Viterbo. Le fonti a tal proposito riferiscono il termine “scarcare” che non doveva indicare una distruzione assoluta ma piuttosto un saccheggio con danni alle strutture. Nel XIII secolo il luogo doveva essere ancora abitato poiché esisteva una chiesa di S. Lorenzo de Salcis il cui arcipresbiterio, nel 1212, si impegnava a tenervi un sacerdote.

Abitato rupestre di epoca medievale
La torre fa parte di un complesso di strutture antiche composte da numerose cavità e dai resti di una struttura fortificata, emergenti su uno sperone tufaceo che appartengono a Castel di Salce, un esempio tipico di abitato rupestre di epoca medievale.

Dott.ssa Francesca Pontani
Archeologa, comunicazione digitale