SANTA CECILIA: UNA CHIESA MEDIEVALE NEL BOSCO DI SORIANO NEL CIMINO

COORDINATE
42.4746644, 12.2647021


In località Santa Cecilia a Soriano nel Cimino camminando nel bosco, attraverso sentieri di roccia e pareti di peperino ricoperte di muschio verde, sul fianco sinistro della valle del fosso Castello, sono raggruppati su un’area boscosa suggestiva centinaia di resti di un insediamento umano rupestre che, per la varietà tipologica, lasciano supporre che il sito sia rimasto abitato da un’epoca antica imprecisabile fino verso il decimo secolo dell’era cristiana.

Resti dell’abside della chiesa




I resti più vistosi, più suggestivi e fiabeschi, sono però le fondamenta di una piccola chiesa medievale, absidata, ad una sola navata, che presumibilmente ha dato il nome al luogo. Quello che oggi è certo è però un paesaggio avvolto da una natura che incanta, e che invita ad entrare nel bosco.


La chiesa
All’interno del perimetro del sacro edificio è ancora presente il pilastrino destinato a sostenere la mensa dell’altare, mentre tutto intorno, tra enormi mucchi di blocchi squadrati di peperino (appartenuti ai muri perimetrali della chiesa), sono sparsi, tra cespugli e alberi, basi, capitelli e rocchi di colonne.


La datazione

Per quanto riguarda la datazione della chiesa gli studiosi fanno riferimento all’ipotesi formulata dallo studioso Augusto Egidi il quale riscontra una netta somiglianza con quelli di stile pre-romanico della basilica di San Pietro a Tuscania, attribuibile all’VIII secolo.


Le tombe antropomorfe
Intorno alla chiesa sono presenti numerose tombe a fossa, a sagoma antropomorfa. Sempre nei pressi della chiesa ci sono anche sarcofagi monolitici aventi la stessa sagomatura.


La fine
Non sappiamo né per quali vicende, né quando la chiesa di Santa Cecilia e le altre costruzioni del circostante villaggio siano andate distrutte.

Dott.ssa Francesca Pontani
Archeologa, comunicazione digitale